La Corte Costituzionale annulla il limite di età per i dirigenti medici delle strutture accreditate: una buona notizia per Aiop Puglia

Con la sentenza n. 65 del 2025, la Corte Costituzionale ha stabilito che le Regioni possono derogare ai limiti di età previsti per i dirigenti medici delle strutture pubbliche, permettendo anche alle strutture private accreditate di trattenere in servizio, oltre i 70 anni, i professionisti con esperienza e competenze preziose.

Una decisione che rappresenta una vittoria per il buon senso e per la tutela del diritto alla salute dei cittadini, soprattutto in un momento storico in cui il Servizio Sanitario Nazionale è messo a dura prova da una grave carenza di personale.

La Corte ha riconosciuto che le strutture accreditate non sono vincolate ai limiti imposti alle strutture pubbliche, sottolineando il principio del pluralismo organizzativo su cui si fonda il SSN: un sistema in cui pubblico e privato accreditato collaborano per rispondere ai bisogni di cura delle persone.

Non solo. La sentenza afferma chiaramente che l’accreditamento non trasforma la natura delle strutture di diritto privato: esse restano autonome nella gestione dei rapporti di lavoro, pur operando con finalità pubblica, nell’ambito della sanità finanziata attraverso la fiscalità generale.

Inoltre, i giudici costituzionali hanno messo in discussione l’attualità del limite di età previsto per legge, definendolo “potenzialmente anacronistico” alla luce dell’aumento dell’aspettativa di vita e della necessità di valorizzare competenze professionali che non si esauriscono con il raggiungimento di un’età anagrafica.

Aiop Puglia accoglie con soddisfazione questa decisione, che conferma il valore del nostro contributo alla sanità pubblica e riconosce l’importanza di politiche flessibili e responsabili, capaci di garantire l’efficienza delle cure, la continuità dell’assistenza e il rispetto delle esigenze organizzative delle strutture accreditate.