Case di cura, Margilio (Aiop Puglia): “Accogliamo con favore programmazione triennale decisa dalla Regione Puglia”.

Bari, 28 maggio 2025. “Accogliamo con favore la decisione della Regione Puglia di operare una programmazione triennale per le Case di cura, consentendo alla sanità privata di procedere a una pianificazione delle risorse di più ampio respiro. Auspichiamo che questa previsione, in linea con le richieste avanzate dalla nostra associazione nei mesi scorsi, possa essere estesa anche agli altri setting assistenziali, come, ad esempio, RSA, Centri Diurni e strutture riabilitative”. Commenta così Fabio Margilio, presidente Aiop Puglia, quanto annunciato dall’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, durante una riunione programmatica con le associazioni di categoria nella sede regionale di via Gentile.

“L’accordo triennale – spiega Margilio – prevede che, per l’anno 2025, ci sarà un aumento del budget storico del 3,5% mentre per le annualità 2026-27 sarà del 5%; incrementi possibili grazie ai maggiori trasferimenti del Fondo Sanitario Nazionale. Nel corso della riunione con l’assessore Piemontese si è discusso anche del superamento dei limiti di spesa in materia di mobilità attiva, così come stabilito nell’ultima legge regionale di bilancio che, di fatto, consente alle strutture pugliesi di curare pazienti di altre regioni; a questo riguardo, l’assessore – conclude Margilioci ha garantito che entro la fine di giugno sarà convocato un tavolo con le associazioni al fine di definire un atto deliberativo che disciplini quanto stabilito nella legge stessa. L’incontro ha dimostrato come il dialogo sia la strada più efficace per arrivare a soluzioni condivise che puntano alla qualità del servizio sanitario e al benessere dei cittadini pugliesi”.

Aiop Puglia è la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali. L’associazione ha tra i suoi obiettivi valorizzare il ruolo delle realtà imprenditoriali associate che gestiscono circa 30 cliniche con oltre 4mila posti letto, occupando più di 5mila persone tra medici, infermieri, tecnici e operatori di supporto.